Allarme trielina: situazione sempre più grave
Le ultime notizie che abbiamo sulla situazione di inquinamento a Poggio Gagliardo,come emerse da una riunione tenutasi in Regione il 22 marzo scorso, non sono confortanti.
Gli interventi di messa in sicurezza sembrano aver ottenuto risultati solo parziali: la contaminazione diminuita in un primo momento è ritornata a salire nel periodo 2008–2009, per poi ridiscendere successivamente. Tra le cause di questo comportamento anomalo si ipotizzano gli scellerati lavori di costruzione di un cenrto commerciale sulla zona inquinata. Ci domandiamo: qualcuno pagherà per aver messo a rischio la salute pubblica per favorire gli interessi privati dei costruttori?
Il pennacchio di inquinamento si sta spostando verso ovest, ovvero verso i pozzi che alimentano Cecina con la minaccia di rendere sempre più critica la situazione di una falda di acqua potabile già sovrasfruttata a fini industriali.
Emergono anche rilevanti differenze di opinione tra ARPAT e ASA nel valutare l’efficacia del sistema pilota messo in atto. Ci auguriamo che prima di spendere milioni di euro in un progetto più di contenimento che di bonifica se ne sia valutata attentamente l’efficacia.
E’ bene che il Sindaco di Cecina abbia preso coscienza della situazione, anche se in ritardo, ma ci domandiamo quanto costerà in termini di salute pubblica e di costi per la collettività rimediare a questa situazione e perché i veri colpevoli, chiaramente individuati dalla Regione Toscana, molto probabilmente non pagheranno mai.