I pini della scuola e i bambini
Come tutti i cittadini di Montescudaio abbiamo assistito in questi giorni al taglio dei pini marittimi e dei cedri davanti alla scuola di Montescudaio. I cittadini e l’opposizione erano stati avvisati dell’operazione con un volantino affisso dal Sindaco, in cui si prospettava l’operazione usando toni alquanto catastrofici, parlando di prescrizione e di un “pericolo impellente” per i bambini rilevato dal Responsabile per la Sicurezza. Di fronte alla sicurezza dei bambini è ovvio che i pini possano e debbano passare in secondo piano. Ma le cose stanno realmente così?
Andando a leggere quello che ha scritto il responsabile della sicurezza scopriamo che di pericolo impellente per i bambini non si parla. Vengono individuati tre effetti negativi legati alla presenza dei pini. Il primo è il fatto che le radici provocano cedimenti strutturali nei muretti di recinzione, come agevolmente constatabile. Il secondo è il fatto che le piante sono di alto fusto e di folta chioma (come chiunque evidentemente poteva constatare) e che in caso di forte vento potrebbero cadere sulla scuola. Il terzo è l’intasamento delle gronde dovuto agli aghi dei pini, cosa evitabile con un minimo di manutenzione. Si prescrive dunque al Comune di abbattere i pini? No, si chiede al comune di valutare una loro possibile eliminazione, che è cosa ben diversa.
E’ evidente che se c’è un rischio impellente questo c’era anche negli anni passati e non si è ritenuto di intervenire. A noi sembra che il rischio si sarebbe potuto minimizzare tranquillamente con una vigilanza regolare, intervenendo con regolari potature e pulizia degli aghi di pino. Ma se non ci sono le risorse o le possibilità tecniche per fare questo, cosa che non ci sentiamo di escludere, si dovrebbe avere il coraggio di dirlo chiaramente, senza trincerarsi di fronte a prescrizioni che non sono tali e senza esagerare i pericoli per la sicurezza degli studenti.
Vogliamo infine ricordare come, sotto l’amministrazione Pellegrini, sono stati tagliati alcuni degli alberi più significativi di Montescudaio: i cipressi del Castello (evidenziati persino dalla Provincia come di alto valore paesaggistico), i cipressi del cimitero, i cipressi di Piazza Gherardini ed una delle principali aree verdi del paese , presso il boschetto, è stata tramutata in un cantiere che resterà tale per molto tempo. L’uliveta accanto Piazza Gherardini ha scampato la cementificazione solo per i ritardi del cantiere e la crisi economica. In altri tempi e ad altre amministrazioni per cose ben minori ci sembra di ricordare che venisse conferita la motosega d’oro. Sarà forse il caso di rispolverare questo poco ambito premio?
Approfittiamo per fare gli auguri di buon 2013 a tutti e di seguito pubblichiamo il testo della relazione del Responsabile della sicurezza e le conclusioni che ne ha tratto il Sindaco di Montescudaio nel volantino affisso in paese.
Situazioni riscontrate durante il sopralluogo presso il Plesso scolastico Griselli:
Muri di recinzione posti sui rispettivi confini, palestra comunale e confine scuola materna, i quali evidenziano cedimenti strutturali da imputare alla presenza di piante ad alto fusto. In particolare le piante (pini marittimi) posti sulla corte della scuola materna oltre ad evidenziare un cedimento del muro, presentano un alto fusto ed una folta chioma che in caso di forte vento potrebbero far cadere le piante provocando possibili danni alla scuola media. Inoltre gli aghi dei pini contribuiscono ad intasare le gronde del tetto della scuola, le quali a sua volta provocano infiltrazioni sulle parti murarie della scuola. Per quanto premesso si chiede di valutare la possibilità di una loro eliminazione”